Fuori è allerta meteo.
La terrazza è allagata, le piante si stanno rigenerando.
Piove incessantemente da ieri notte, i tuoni ed i lampi si susseguono.
Sono a casa.
E’ tutto chiuso per l’allerta rossa.
Sono sul mio divano, lavoro al pc, ho Grey’s Anathomy che va sullo sulla tv.
Si illumina lo schermo del cellulare.
“E’ una giornata orribile. Ho bisogno del tuo abbraccio”
Inizio a scrivere un lungo messaggio in cui spiego tutti i miei no.
Ci metto tanto tempo.
Troppo.
“Ti prego non dire niente. Sto male. E solo con te tutto si ferma, solo con te si calma il dolore. Ho solo bisogno del tuo abbraccio, ho solo bisogno di come mi fai sentire.”
Cancello il messaggio
“Ti aspetto. Vieni”
Suona la porta, apro, non la chiudo neanche e mi abbracci. Ti abbraccio. Poggi la testa tra la spalla ed il collo, sento che ti abbandoni.
Restiamo così, con la porta aperta, abbracciati per 5 minuti.
Alzi gli occhi verso di me e mi guardi. “Grazie”.
Hai gli occhi lucidi.
“Entra, apro il vino e ti preparo i pop corn”.
Ti siedi sul divano.
“Non andartene, resta con me. Sto male. Ti prego Abbracciami ancora”
Mi siedo accanto a te
“Sei migliore di me. Non ti merito”
“Si è vero. Non mi meriti.”
Ti abbraccio di nuovo.
E per ore ed ore il dolore passa