Troppe Parole

Fuori è allerta meteo.
La terrazza è allagata, le piante si stanno rigenerando.
Piove incessantemente da ieri notte, i tuoni ed i lampi si susseguono.

Sono a casa.
E’ tutto chiuso per l’allerta rossa.
Sono sul mio divano, lavoro al pc, ho Grey’s Anathomy che va sullo sulla tv.

Si illumina lo schermo del cellulare.
“E’ una giornata orribile. Ho bisogno del tuo abbraccio”

Inizio a scrivere un lungo messaggio in cui spiego tutti i miei no.
Ci metto tanto tempo.
Troppo.

“Ti prego non dire niente. Sto male. E solo con te tutto si ferma, solo con te si calma il dolore. Ho solo bisogno del tuo abbraccio, ho solo bisogno di come mi fai sentire.”

Cancello il messaggio

“Ti aspetto. Vieni”

Suona la porta, apro, non la chiudo neanche e mi abbracci. Ti abbraccio. Poggi la testa tra la spalla ed il collo, sento che ti abbandoni.
Restiamo così, con la porta aperta, abbracciati per 5 minuti.

Alzi gli occhi verso di me e mi guardi. “Grazie”.

Hai gli occhi lucidi.

“Entra, apro il vino e ti preparo i pop corn”.

Ti siedi sul divano.

“Non andartene, resta con me. Sto male. Ti prego Abbracciami ancora”

Mi siedo accanto a te

“Sei migliore di me. Non ti merito”

“Si è vero. Non mi meriti.”

Ti abbraccio di nuovo.

E per ore ed ore il dolore passa

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Luoghi

Quanta via qui dentro.

tolgo un po’ di polvere, soffio sui libri, tolgo il telo dal divano, riavvio i termosifoni.
Torno a vivere questi luoghi.
Erano i tempi in cui molte cose non erano accadute, ed io ero qui dentro, scrivevo, parlavo, raccontavo.
Il percorso è stato lungo per arrivare fin ad oggi.

Ho affrontato cose brutte, belle, alcune terribili, altre meravigliose.
Ho cambiato vita mille volte, lavoro 4 volte, ho cambiato casa 9 volte.

Mi sono innamorata, a volte di più altre di meno.
E poi mi sono innamorata di un per sempre che per sempre non era.
Per fortuna non abbiamo creato nuove vite insieme, c’era solo un noi distorto che dopo anni di convivenza arricchita da bugie è tornato ad essere un Io.

E poi ci sono state le malattie, i farmaci, gli ospedali, l’intervento.
E sono ancora qui, come prima.
Nella mia decima casa, con molti anni in più e un pochino di consapevolezza, che però non mi aiuta a non commettere sempre gli stessi errori, io quegli errori li commetto sempre, con finta saggezza.

Ho una famiglia di sangue ed una di cuore, ho una vita bella, tribolata, piena e felice che condivido con le persone che mi stanno accanto ogni giorno, che sono supporto e benedizione.

Faccio due, tre lavori che amo alla follia, che mi stancano ma mi fanno sentire viva.

Ho un nipote di 5 anni che è vita e amore.

E soprattutto rido sempre e ancora.
Nonostante tutto anzi, proprio grazie a “tutto”

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Whatsapp (Cose non dette e cose dette)

  • “Come Stai?”
  • (Sto che ti ho pensato ogni giorno da quando ti ho detto basta, che mi mancano le tue battute, che ogni volta che arriva un messaggio spero di vedere il tuo nome sul telefono, che ti ho cercato negli angoli delle strade dove so che ci sei. Che la notte mi manca parlare con te, che vorrei sapere come stai e cosa fai, come sono andate a finire le cose che avevi iniziato quando ne parlavamo, che vorrei sapere di tuo figlio e se ti hanno avvisato di quel progetto che so che ti attribuiranno, che vorrei vederti uscire dall’ascensore e venirmi incontro per abbracciarmi, che vorrei uscire dal portone e vederti lì ad aspettarmi, che ho sperato che il mio citofono suonasse e ci fossi tu dall’altro lato, che ho perso un battito quando ho visto il tuo nome sul telefono)

“Con gli ultimi strascichi di un raffreddore”

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Accade

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Ogni giorno nella vita accadono cose in modo del tutto improvviso ed inaspettato. E’ un attimo e tutto cambia, un secondo e l’asticella si sposta.
Oggi ho ricevuto una telefonata che potrebbe cambiare molto della mia vita.
I bivi esistono ed il più delle volte fanno paura, soprattutto quando a fare una scelta sei tu da sola contro tutti.
Se accadrà vi dirò intanto siamo qui 🙂

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Quasi 2016

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Il 2015 è quasi finito. Oggi riflettevo su quest’anno e provavo a capire cosa mi aveva lasciato. Non è stato un anno facile per me, ci sono stati problemi di salute che hanno preso gli ultimi sei mesi di questo anno e che forse sto finalmente risolvendo. Forse. Eppure ho fatto tante cose per la prima volta, ho viaggiato e soprattutto la mia famiglia è tutta ancora con me ed in salute e credo che questo basti per dire che è stato un anno difficile ma buono.

Quest’anno sono entrate nella mia vita persone nuove, alcune per periodi brevi, altre sono ancora qui, ho superato un dolore forte che mi ha insegnato che posso cadere ma che mi rialzerò sempre e che posso farcela, ho abbracciato persone lontane, sono stata a Firenze, a Genova, a Torino e Milano, ho visitato Expo ed ho lavorato moltissimo su progetti belli. Ho iniziato ad insegnare, perchè ebbene si, da quest’anno faccio anche l’insegnante oltre che l’architetto. Ho festeggiato successi e pianto per la delusione. Ho perso amici e trovato amici. Ho girato per medici e preso farmaci, ho smesso di bere alcol e caffè per mesi, ho smesso di sorridere per un po’ ma ho ricominciato quasi subito. Alcune persone mi hanno ringraziato per il lavoro che ho fatto, altre lo hanno dato per scontato. Ho abbracciato e sono stata abbracciata, ho passato notti insonni e giorni correndo, ho fatto sport, sono dimagrita, mi sono abbronzata ed ho migliorato il mio francese, ho imparato a tirare con l’arco, ho scoperto che tante persone mi amano più di quanto io pensassi, ho promosso una raccolta fondi di beneficenza grazie alla quale abbiamo salvato un mosaico liberty della mia città, mi hanno rubato la macchina ed il cellulare.
Insomma è stato un anno intenso, e non è ancora finito, ma da domani le giornate si allungano e quindi non può che migliorare.

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Sa Sa Prova…

Estate

Estate

Ehm… si, a 6 mesi di distanza sembra funzionare tutto.
Ieri è arrivata l’estate, ve ne siete accorti? Io adoro Maggio e Giugno, secondo me sono i mesi più belli dell’anno, si va in giro come se stesse per accadere qualcosa di meraviglioso che poi, probabilmente neanche accade, ma chi se ne importa in fondo è bella anche l’aspettativa.
I mesi precedenti potrebbero riassumersi con LAVORO.
Ho lavorato molto e questo è buono, ho fatto molte cose, ho viaggiato un po’ e ho cercato di pensare il meno possibile, che dice che pensare fa male. Mi riesce poco a dire il vero ma il tentativo c’è.
In questi giorni da più punti mi chiedono cosa farò per le vacanze, la verità è che io mica lo so se avrò vacanza, probabilmente tra luglio e agosto dovrò passare 3 settimane a Milano, che si sa che è il luogo in cui tutti vorrebbero andare in estate, la località balneare per eccellenza (grandissima mestizia) e dopo è possibile che inizi un cantiere che mi porterà via un paio di mesi, quindi anche quest’anno facciamo ciao ciao con la manina al mio desiderio di andare Santorini.
Per il resto sto bene, credo. Spero di non far passare i millenni. Ed è inutile dire che mi impegnerò a scrivere di più che poi lo so che io i buoni propositi non li so mantenere 🙂

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Di più

abbraccio2Oggi pensavo che avrei dovuto baciarti di più, abbracciarti di più, annusare il tuo collo di più.
Perchè ho dormito, mangiato, lavorato quando tu eri qui?
Avrei solo dovuto abbracciarti, così avrei potuto fare scorta di te per i momenti in cui non ci sei e il respiro doveva essere solo quello che comprende il tuo odore…
Perchè non ti ho stretto di più?
Oggi ho lavorato tantissimo, ho una scadenza di quella da Deadline, sono arrivata a sera distrutta dopo tre giorni in cui dormo 4/5 ore a notte. Il mio mestiere è così, te l’ho detto e mi hai detto che avresti voluto essere con me.
Perchè non ti ho baciato di più?
Perchè non mi sono stretta di più a te, oggi che sento tanto la tua mancanza…. oggi che so che non ci vedremo per mesi… perchè non ti ho respirato di più?

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Storie #2

tumblr_lmhqnvgWXh1qcx6bfo1_500_largeE così ti sei svegliato alle 5 e sei uscito da questa casa e da questo letto per prendere il tuo aereo.
Vai via lontano lontano, tornerai tra mesi e tutto potrebbe essere cambiato.
Di notte, mentre mi guardavi negli occhi ho pensato per un attimo di essermi persa, ma era l’ultima notte e sembrava tutto quasi perfetto, sembrava irreale e forse non potevo permettermi di accettare di essermi persa.
La vita è strana, sei stato a 300 mt da me per 5 anni e ci incontriamo solo 5 mesi prima che tu vada via.
Si, la vita è strana.
Non riusciamo a dirci molto, quando tu vai via io mi metto nella tua parte di letto e mi avvolgo nelle lenzuola per provare a sentire ancora il tuo profumo, affondo il viso sul tuo cuscino… sei ancora qui anche se sei già via.
E i nostri occhi e le nostre mani non si incontreranno più per troppo tempo.
E tutto potrebbe cambiare, tutto cambierà.
Questa non è più casa tua, la mia terra non è più la tua terra, torno nella mia parte di letto in questa parte di vita e dirsi addio è sempre un tormento.
Prendendomi in giro mi hai detto di non arrendermi all’inverno… e io non mi arrendo, ho una splendida estate che mi aspetta….

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Encore une fois

Parigi

Comprai la mia guida per il mio primo viaggio a Parigi.
Sono passati 10 anni in cui sono stata a Parigi 6 volte trascorrendoci anche periodi molto lunghi. La mia guida è stata sempre con me, nella mia borsa, presa e consultata a volte, o semplicemente lì a farmi compagnia. Ci ho scritto su appunti, annotazioni, consigli e pensieri aggiornandola ad ogni viaggio, aggiungendo un posto in più dove andare, una cosa da vedere, una sensazione provata, trasformandola così in qualcosa di unico e assolutamente mio.
Adesso la riprendo per aggiungere appunti su un po’ di cose che voglio vedere nel prossimo viaggio, cose che nella guida neanche sono menzionate, perchè ormai cerco in Parigi cose insolite, punti particolari, posti speciali e lontani dai soliti giri turistici…
La riprendo e comincio a scriverci sopra con la mia penna rossa, perché, mia amata Paris, sto tornando….
Encore une fois.

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Varie ed eventuali #4

Visto che è da un po’ che non batto un colpo, mi sembra doveroso aggiornarvi su fatti salienti e di estrema importanza che cambieranno sicuramente la vostra vita. Cominciamo.

Te'

  • Ho una nuova droga: “The Walking Dead”. Lo so che per molti di voi è roba vecchia, ma io ho iniziato a vederla una settimana fa, e in una settimana ho visto tutte le 4 stagioni bevendomele a colazione, mi sono ridotta a guardarle anche nelle pause pranzo o mentre andavo al bagno. Se non l’avete mai visto allora andate a recuperare, credo che sia una delle serie migliori mai fatte. Ieri c’è stata la prima della quinta stagione, ho spostato tutta la mia giornata per poter essere libera alle 21 davanti Fox e ho spento il cellulare dalle 21 alle 22.
    Non sto tanto bene, lo so.
  • Non so se vi siete accorti che siamo ad Ottobre. Ecco, io no. Qui ci sono ancora 30°. Motivo di estrema gioia per me che, come si sa, non potrei sopravvivere ad un inverno lungo 6 mesi. Dio benedica il sud ❤
  • Ora sedetevi perchè so che la notizia potrebbe scioccarvi, ma… non solo continuo ad andare in palestra 3 volte a settimana ormai da 10 mesi, ma nei 3 giorni in cui non vado in palestra ho cominciato a correre sul lungo mare. Oddio, al momento correre è una parola grossa, diciamo che alterno corsa a camminata veloce, ma tutto ciò mi da una certa soddisfazione. A tal proposito volevo comunicare all’intero universo che un buon reggiseno tecnico per chi è “abbondante” di tette, ha la capacità di abbassare di 30 secondi il vostro ritmo medio. Cose che voi uomini non potrete mai capire 😀
  • Ho passato un w.e. fuori con le mie cugine. Siamo andate a trovare mia sorella e per la prima volta in 32 anni (l’età della cugina “più piccola”) abbiamo fatto  un viaggio tutt’e 4. E’ strano, ma non eravamo mai partite insieme, o meglio, io, mia sorella e la cugina più grande avevamo fatto un viaggio insieme in Tunisia ma eravamo solo noi 3. Questa volta eravamo in 4 ed è stato bello viaggiare insieme, partire, chiacchierare, ridere, nonostante una tromba d’aria ci abbia colto in pieno viaggio, è una cosa che vogliamo rifare, magari qualcosa di avventuroso. Chissà.
  • Sono approdata nel fantastico mondo degli ebook. Lo so, lo so, il libro cartaceo è un’altra cosa, infatti continuo a comprarli, soprattutto quelli degli autori che mi piacciono di più, ma vivendo in un piccolo paese IN CUI NON ESISTE UNA LIBRERIA (ebbene si) il fatto di dover aspettare di andare in città per acquistare un libro era insostenibile, adesso se non ho nulla da leggere basta andare “sull’internét” e scaricarne uno e poterselo portare ovunque è una vera pacchia.

    E Gniente, questi sono i piccoli aggiornamenti di cui non potevate sicuramente fare a meno. Tanto vi dovevo.
    🙂

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Tutta sbagliata

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Avere un padre per il quale qualunque cosa tu faccia non va mai bene, è sbagliata o comunque non è mai abbastanza, e non perde mai occasione di fartelo notare.

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Considerazioni post-incazzatura

LucyQuello che pensano gli altri di me è una cosa che riguarda loro, non me e non modifica di un millimetro il mio modo di agire.
Quello che penso io degli altri riguarda me e non loro, e questo si che modifica il mio modo di agire.

E’ una filosofia che applico ormai da anni e se posso restarci male per i primi 3 minuti di orologio subito dopo  parte lo STICAZZI e vado avanti per la mia strada.
Sono questa, nel bene ma soprattutto nel male e non cambio per nessuno. Quindi chi mi vuole (per lavoro, amicizia, amore) mi prende come sono, pacchetto completo, altrimenti non mi prende per niente.

(fine delle considerazioni post incazzatura di una giornata di metà agosto)

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Strani esseri chiamati uomini #7

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Squilla il mio cellulare, un numero che non conosco.

“pronto?”
“…………”
“pronto?”
“………….”
“pronto con chi parlo???”
“ehm, io volevo solo sentire la sua voce…”
“Come?”
“si, volevo solo sentirle dire pronto… sa io la vedo sempre e lei è bellissima… volevo sentire la sua voce e dirle che c’è qualcuno che la guarda sempre”
“scusi ma lei chi è? con chi parlo??”
“Mi chiamo Francesco, e la vedo spesso”
“Ma Come ha avuto il mio numero? Chi gliel’ha dato?”
“L’ho sentito mentre lo diceva ad un tabacchino per fare la ricarica al cellulare e me lo sono segnato”
“……….”
“Sono una persona normale e spero che non le dispiaccia”
“Senta arrivederci!”
CLICK

MA tutte a me????????????????????????????????
(Secondo voi devo preoccuparmi?)

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I miei clienti

NB. Questa foto la capiranno in pochi. Non preoccupatevi è normale, siete sani. Siamo noi ad essere architetti/grafici.

NB. Questa foto la capiranno in pochi. Non preoccupatevi è normale, siete sani. Siamo noi ad essere architetti/grafici.

Nb. Post comprensibile principalmente a chi ha a che fare con computer, grafica, architettura, photoshop e simili, siete avvisati.

– “ce l’ha il logo in digitale?”
– “si si architetto, ce l’ho!”
– “ok, perfetto, quindi aspetto la mail con il logo in digitale da inserire nell’immagine ed inviamo il progetto”
– “Si, Architetto, entro pomeriggio gliela mando”

Stacco temporale….

Arriva la mail

Come allegato una foto presa da lontano dove si vede una piastrella in cui c’è dipinto il logo
…….
Ma si può lavorare così?

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Strategie

smile

“Non guardarmi mentre sorridi, sai fin troppo bene che il tuo sorriso è una perfetta exit strategy”

Adesso so come uscire indenne da tutte le situazioni 😀

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